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Dialogare e ascoltare gli anziani: perché diventa difficile, e come agire?

Come favorire una comunicazione efficace con gli anziani

30 Maggio 2023 Blog, Consigli Senior

Ansia, depressione, ma anche paura del giudizio o difficoltà ad accettare una nuova condizione fisica: queste sono le motivazioni principali che spesso rendono la comunicazione con i nostri anziani difficile. Ma esistono soluzioni alla portata di tutti per favorire il dialogo e l’ascolto, tutti i giorni, allontanando anche lo spettro di patologie come la depressione. Vediamo come!

Perché diventa difficile comunicare con gli anziani, a volte?

I nostri anziani possono soffrire di solitudine, sentirsi inadatti o temere il tempo che passa anche se godono di una situazione globale positiva, sia a livello cognitivo che fisico cercando, così, di fuggire il dialogo: infatti, la sfera emotiva rappresenta un grande scoglio per molti senior che spesso, non avendo strumenti sufficienti per affrontare le emozioni, decidono di isolarsi, soprattutto quando la rete sociale, fatta per lo più di amici e parenti stretti, è carente o lontana. Così, le conseguenti possibilità di ammalarsi di depressione, patologia silenziosa che a differenza delle malattie fisiche non dà segni visibili, aumentano. 

Scelte comunicative da applicare quotidianamente, alla portata di tutti 

Sono tante le cose che ogni giorno possiamo fare per estendere e migliorare la comunicazione con i nostri cari, evitando gli scontri, migliorando i rapporti e interpretando meglio quei segnali che possono anticipare malesseri, solitudine o situazioni difficili. Vediamo qui qualche scelta comunicativa davvero semplice e alla portata di tutti, familiari in primis:

  • Usare un vocabolario composto da parole semplici e ben scandite è importante: cerchiamo di avvicinarci al registro dei nostri cari, senza però banalizzare la comunicazione. Questo, però, non significa parlare ai nostri anziani come se fossero dei bambini: perché, anche se sussistono condizioni patologiche come Alzheimer o demenza, dobbiamo sempre ricordare che la persona che abbiamo davanti è un adulto, con un bagaglio di esperienze vissute. 
  • Per arginare i conflitti, la rabbia, la frustrazione o l’ansia che può subentrare quando ci sono difficoltà comunicative possiamo usare un tono di voce rassicurante e calmo, che si rivela importante, per esempio, anche nelle manifestazioni più acute e aggressive di una demenza.
  • Cercare la strategia comunicativa più giusta e semplice, senza mai mentire ai nostri anziani. In caso, però, la situazione sia particolarmente complicata, possiamo rivolgerci a uno psicologo o a un educatore!
  • Come stai? Si tratta di una domanda fondamentale da porre anche quando i nostri cari sembrano godere di ottima salute, per instaurare un dialogo profondo e rassicurante lavorando in anticipo sull’abbattimento delle barriere.

Depressione e anziani: quando una scarsa comunicazione cela un malessere profondo

Spesso, dietro a un silenzio, o a una seria difficoltà comunicativa, può celarsi lo spettro della depressione, malattia che L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come “uno dei quattro giganti dell’età geriatrica”. I numeri legati alla depressione senile in Italia sono importanti: la ricerca condotta da Epicentro – ISS, ci racconta che ben 10 ultrasessantacinquenni su 100 soffrono di sintomi depressivi che condizionano anche le più semplici attività quotidiane o aggravano le patologie già esistenti. E, dopo gli 85 anni, vediamo che il numero di persone affette da depressione raddoppia nelle donne e tra chi vive da solo.

RSA: le soluzioni per il dialogo con gli anziani

Nel Gruppo Edos, ormai da diverso tempo, la consulenza psicologica è uno strumento davvero utile per migliorare la comunicazione con gli Ospiti, ascoltando i loro bisogni e comprendendo le cause di eventuali disagi, ma anche con i familiari, che possono contare così su un professionista per ogni evenienza, proprio come accade ad esempio in RSA San Luigi Gonzaga in provincia di Varese.

Speriamo, dunque, che questo articolo possa darti qualche strumento in più per migliorare il dialogo e l’ascolto con i tuoi cari, a casa o in struttura.

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