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Caregiver, Legge 104 e bonus: cosa riserva questo 2023?

Un quadro per orientarsi nel mondo dei contributi dedicato ai caregivers

24 Febbraio 2023 Blog, Consigli Senior

Hai mai sentito parlare di “stress da caregiver”? Siamo sicuri di sì. Questa condizione, che troppo spesso assume i tratti di una patologia, è conosciuta anche come burnout e non caratterizza solamente chi lavora nel settore sanitario, come OSS, medici e infermieri, ma può anche interessare chi si prende cura dei propri cari fragili, anziani e non solo, tra le mura della propria casa. 

Tuttavia, esistono agevolazioni e bonus, messi a disposizione dalle istituzioni, ideate appositamente per dare sollievo concreto in caso di burnout o di difficoltà di gestione. Come, e quali? Vediamoli insieme in questa piccola guida.

Legge 104: le novità 2023

Abbiamo parlato, in linea generale, della Legge 104 in questo post di qualche tempo fa: si tratta di una normativa, ormai all’attivo dal febbraio 1992, che prevede assegni di invalidità per le persone colpite da gravi patologie e, di conseguenza, impossibilitate a lavorare o a svolgere attività autonomamente, senza dimenticare gli importantissimi permessi dal lavoro per chi assiste un familiare colpito da grave disabilità, fino al terzo grado di parentela.

E, questo 2023, prevede una novità in appendice a questa legge, sempre dedicata ai più fragili e a chi si prende cura di loro: nascono, infatti, i “permessi condivisi”, grazie ai quali non sarà più un unico familiare a poter utilizzare queste autorizzazioni, le quali potranno essere condivise tra componenti dello stesso nucleo familiare, come figli o fratelli, sempre nel limite dei tre giorni comprensivi al mese, come la legge 104 prevede dall’origine.

Ape sociale: cosa prevede e chi può richiederlo?

L’Ape sociale prevede, invece, la possibilità di domandare un pensionamento anticipato, a fronte di 30 anni di contributi versati e a patto che la persona richiedente abbia compiuto i 63 anni. Si tratta di un argomento piuttosto nuovo e con il quale molti ancora non hanno familiarità. Ma, tra le figure che possono richiedere l’Ape sociale troviamo anche i caregiver: l’importante è che questi assistano un familiare di primo grado – proprio come può essere un genitore anziano -, con situazione di disabilità comprovata, da almeno sei mesi. Un ulteriore aiuto che sembra quasi una naturale evoluzione della Legge 104 e che può essere richiesta alla sede INPS di competenza.

Altri contributi su cui poter fare affidamento: quali?

Non solo legge 104 e voucher: perché esistono anche altri contributi, già messi in atto negli anni scorsi, che lo Stato e le istituzioni hanno deciso di riconfermare. Si tratta di aiuti economici già attivi dal post-pandemia, come il bonus sociale elettrico che prevede scontistiche, direttamente nella bolletta della luce, dedicate alle persone fragili che necessitano di apparecchi salvavita, per l’alimentazione e la respirazione, o dedicati a tutti coloro che non possono muoversi in maniera autonoma e con un’ISEE non superiore ai 15.000 euro.
Ma come richiedere, quindi, il “Bonus sociale elettrico”? Innanzitutto predisponendo l’ISEE, certificazione che serve per qualsiasi domanda di sovvenzione o contributo, oltre a un certificato che documenti l’effettiva fragilità, che può essere creato a partire dal medico di base, e recandosi nel comune di residenza per consegnare anche il cosiddetto “Modulo B” per la richiesta di questo contributo.

Ecco, quindi, un piccolo quadro – che speriamo possa esserti stato utile – per orientarsi nel difficile mondo dei contributi e delle sovvenzioni dedicate ai caregiver così da sollevarli da questa condizione e da alleggerire l’impegno che li coinvolge quotidianamente.

Ma non è tutto qui: perché esistono anche Centri Diurni o soggiorni temporanei offerti dalle Rsa che possono fornire – rispetto all’assistenza familiare, a volte non sufficiente – soluzioni di alta qualità in termini di cura e alleggerire al contempo l’impegno del caregiver.  Se desideri avere maggiori informazioni in merito puoi compilare il form che trovi qui sotto, e sarai ricontattato senza impegno dal nostro Centro Assistenza, che risponde anche al numero verde gratuito 800 966159.

 

N.B. Le informazioni contenute in questo articolo sono rilevate da fonti terze e possono essere soggette a variazioni da noi indipendenti.

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