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Ricordare: la chiave per mantenersi giovani

14 Dicembre 2018 Blog, Consigli Senior

“Mens sana, in corpore sano”. Così dicevano gli antichi. Ma, con il passare degli anni, la memoria inizia a perdere reattività: quante volte vi sarà successo di non ricordare più un numero di telefono utile, o la ricetta di una pietanza che avete sempre cucinato?

Certo, preoccuparsi eccessivamente può essere inutile e prematuro: i fattori, infatti, che agiscono sulla memoria sono tanti, e molto spesso le piccole dimenticanze sono imputabili allo stress! L’importante, però, quando ci si accorge di questi trabocchetti, è instaurare una routine di allenamento mnemonico per rafforzare le capacità di ricordare.

Un piccolo dovere, certo, che può però diventare un piacere grazie ad alcuni giochi molto divertenti: proprio in questo nostro nuovo post troverai esempi e attività che permetteranno alla tua memoria, a quella dei tuoi genitori, o nonni, di restare in splendida forma. E di ottimo umore!

Quante memorie abbiamo?

Come mai, spesso, una persona anziana ricorda più facilmente un episodio successo in gioventù, anziché il menù in tavola la sera precedente? La spiegazione sta nel numero e nelle tipologie di “memorie” che la nostra mente ha. E ne esistono ben tre: quella sensoriale, quella a breve termine – sulla quale l’invecchiamento agisce con più forza – e quella a lungo termine. Di conseguenza, è importante agire e ridurre i deficit della memoria a breve termine, diminuendo innanzitutto le situazioni lo stress, in particolare quello correlato emozioni forti: via libera a passeggiate, a nuovi amici, ai centri di aggregazione, e al buon riposo.

Come mantenere attiva la memoria?

  • Leggi libri, dedicati a giochi linguistici, o di memoria. Un aiuto perfetto è l’enigmistica, soprattutto puzzle, rebus e parole crociate, fino al Sudoku: questi sono passatempi a basso costo, in grado di velocizzare i meccanismi di ragionamento, ampliando inoltre il vocabolario, facilitando la capacità compositiva della memoria;
  • “costruire la memoria”: il mondo del ricordo, infatti, si basa su associazioni ed evocazioni, utili stratagemmi che ci aiutano a ricordare le cose più facilmente, proprio come il vecchio filo annodato al dito;
  • Scrivi: tenere un diario, annotare le proprie memorie, dedicarsi alla produzione di piccoli racconti, magari proprio per i nipotini, è un ottimo metodo per allenare le facoltà legate al  ricordo attivo.

Scrittura, la grande amica della memoria

Vogliamo raccontarti una storia: è quella di “Birichino”, il magazine mensile di RSA Bramante, la struttura sulle verdi colline bergamasche che ha deciso di dare voce ai ricordi e alla quotidianità dei suoi ospiti in struttura. Infatti, alla base di questo progetto realizzato dagli ospiti della struttura insieme allo staff, c’è il racconto attivo, attraverso il quale tutti si possono raccontare. Un’azione, questa, che attiva la memoria, stimolando anche capacità come il ragionamento, la capacità compositiva di linguaggio, migliorando l’attenzione. Inoltre, scrivere ci apre agli altri, esprimendo opinioni e testimonianze, alla scoperta di interessi o esperienze comuni, per sentirsi parte integrante di un insieme di persone.

Il “Birichino” è online ogni mese: vi consigliamo di leggerlo tutto in un fiato. Dove lo trovi? All’interno della nostra sezione News!

Scrittura, esercizi, ma anche azioni: sempre più spesso, all’interno delle RSA Edos, le strutture propongono attività pratiche in grado di esercitare la memoria attraverso piccole attività quotidiane, come fare la pasta, lavorare all’uncinetto, o compilare un maxi cruciverba a cui tutti gli ospiti possono partecipare, fino alla lettura collettiva del quotidiano.

Perché la memoria dei nostri nonni non ha solo una valenza affettiva, ma è fondamentale per una vita in piena salute!