Skip to main content
Home » News » Mettiti nelle mie scarpe
-

Mettiti nelle mie scarpe

Uno sguardo all'Empatia per chi si prende cura della Disabilità

24 Settembre 2021

Giovedì 23 settembre 2021, Rsd Mater Gratiae (MI)ha partecipato ad un momento di formazione dedicato al personale in occasione della versione italiana dell’opera esperienziale di Empathy Museum di Londra dal titolo “Mettiti nelle mie scarpe: anche a Milano l’empatia cammina nelle scarpe altrui”.

L’empatia, sapere ascoltare il bisogno dei più fragili

Fondazione Empatia Milano (FEM) produce e riadatta per l’Italia l’iconica opera dell’artista inglese Clare Patey (Direttrice di Empathy Museum) che traduce in un allestimento esperienziale l’espressione inglese walk a mile in someone’s shoes “mettersi nei panni di qualcuno”. Una gigantesca scatola di scarpe, dove chi entra sceglie un paio e, indossandolo, cammina per dieci minuti ascoltando una storia raccontata dalla voce del protagonista. Trentuno podcast originali in lingua inglese e italiana che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità della città di Milano e non solo. Un esercizio rivolto alla stimolazione dell’empatia verso il prossimo, in grado di proporre  prospettive e punti di vista sconosciuti, provenienti da impedimenti.

L’appuntamento, patrocinato dal comune di Milano e in collaborazione con brand made in Italy, enti e fondazioni tra cui Idea Vita è stato seguito dall’equipe educativa della Nostra Rsd Mater Gratiae. 15 Educatori, hanno aderito all’iniziativa volta proprio a sperimentare l’empatia a Piazza XXV Aprile a Milano, teatro dell’emozionante esperienza. Un  percorso esperienziale che ha permesso di raccogliere utili spunti per la gestione quotidiana della fragilità e dell’Ospite disabile del quale si prende cura.

L’Empatia, uno sguardo verso il prossimo

I nostri Educatori hanno indossato le scarpe di alcune persone che hanno messo a disposizione le loro storie di fragilità, ma soprattutto di riscatto. Per 10 minuti, camminando con le loro calzature, intorno ad una grande scatola che le conteneva, è stata ascoltato la loro voce, sperimentando la capacità di entrare in empatia con l’altro in un percorso di arricchimento e formazione. Al termine della giornata, gli Educatori sono tornati in Struttura con una nuova consapevolezza del proprio ruolo e con uno sguardo ancora più orientato alle persone affette da disabilità di cui il team della Residenza per Disabili milanese si prende cura ogni giorno.

Un’esperienza che ha contribuito ad aumentare lo spirito di gruppo e l’integrazione territoriale delle realtà che operano a Milano nell’ambito della fragilità.