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dolci di carnevale
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I dolci di Carnevale

Un viaggio alla scoperta delle tradizioni regionali

30 Gennaio 2020 Blog, Consigli Senior
dolci di carnevale

La festa più colorata dell’anno è dietro l’angolo, e come ogni anno in tutte la parti d’Italia i preparativi sono iniziati tra eventi, carri allegorici e dolci di Carnevale tipici

Una vera istituzione, per grandi e piccini, emblema del divertimento, momento per incontrare le tradizioni locali e rispolverare i ricordi di infanzia, lasciando così intatto il fascino di una festa irrinunciabile.

I dolci di Carnevale, come festeggiano gli Ospiti nelle nostre Strutture

All’interno delle nostre Residenze, abbiamo a cuore gli interessi dei nostri Ospiti e ci impegniamo a garantire loro un clima confortevole e familiare, rispettando tutte le tradizioni legate al loro vissuto, come in queste settimane, dove abbiamo realizzato con loro alcuni dei più classici e gustosi dolci di Carnevale.

Attraverso l’organizzazione di laboratori di cucina, abbiamo lasciato che dessero sfogo alla loro creatività, dando vita alle varianti del piatto della loro regione di appartenenza, per creare divertentissimi momenti di confronto con tutti, scambiandoci idee, ricette e consigli sulla preparazione ottimale.

Vediamo come amano festeggiare il Carnevale in alcune regioni:

  • In Lombardia, il dolce del carnevale è associato ai Tortelli, dolci fritti che non hanno niente a che vedere con il primo piatto che tutti conosciamo, perché ricoperti all’esterno di cannella e zucchero, per alcuni più buoni se farciti con crema o uvetta.
  • In Valle d’Aosta varia la ricetta, ma la forma rimane la stessa. Il dolce che non può mancare in tavola sotto le feste sono le Bugie, tortelli con uva sultanina ammorbidita nel rum, avvolti nello zucchero. Celebri anche i Panzerotti alla marmellata, per alcuni un’alternativa, per altri da abbinare alle Bugie.
  • In Piemonte i Friciò, piccole frittelle aromatizzate con scorza di limone e riempite con uvetta, ma guai a non mangiare durante le settimane del carnevale almeno una volta le Busìe, o Bugie, chiamate anche gale o gasse.
  • In Emilia Romagna, tra un tortellino ed un altro il pasto si conclude sempre con Sfrappole e Lasagnette, dolci dalla forma simile alle tagliatelle, fritte, cosparse di zucchero a velo e intinte nel succo di arancia.
  • In Abruzzo la cicerchiata, gnocchetti di pasta del pane, che prendono il nome dai ceci per la loro piccola dimensione, fritti, guarniti con zucchero caramellato e miele e decorati con confetti colorati e canditi, a seconda dei gusti. Guai a non dirlo ai marchigiani, che in alcune parti rivendicano la paternità della cicerchiata!

Quanti dolci mangiamo sotto le feste?

Una curiosità che abbiamo scovato da una recente indagine della Coldiretti ci dice che nel 2016 sulle tavole degli italiani sono passati ben 12 milioni di chili di dolci tipici del carnevale.

Il Gruppo Edos ringrazia tutte le Strutture per i bellissimi eventi che organizzerà durante queste settimane di festa. Auguriamo a tutti i nostri Ospiti un Buon Carnevale 2020!