Skip to main content
Home » Blog » Caregiver: cosa prevede il Decreto Rilancio, tra contributi e vaccini?
-

Caregiver: cosa prevede il Decreto Rilancio, tra contributi e vaccini?

Un approfondimento su chi può beneficiarne

30 Aprile 2021 Blog, Salute Senior

Nello scorso post abbiamo parlato dei fondi dedicati alla non autosufficienza. Ora, invece, vediamo chi può beneficiarne, nel dettaglio: sicuramente recarsi a un patronato può aiutare. Ma cerchiamo, intanto, di fare chiarezza assieme parlando dei destinatari di questi fondi, come le persone con disabilità grave e gravissima, dei familiari, caregiver e figure di reggenza che se ne prendono cura.

Tre tipologie di necessità: i fondi ai fragili e ai loro caregiver

Innanzitutto, va chiarito che questi fondi non possono cumularsi a quelli come pensioni di accompagnamento o invalidità civile, erogati dalle Regioni o dai Comuni di residenza e che, ricordiamo, possono essere presenti non solo sotto forma di contributo monetario diretto, ma anche come voucher che consentano l’acquisto di beni materiali o servizi essenziali per chi si trova, per esempio, in una condizione di fragilità estrema.

I fondi, invece, del Decreto Rilancio, si rivolgono a tre tipologie di soggetti:

  • quelli la cui condizione implica un’assistenza domiciliare diretta;
  • persone per le quali è necessaria l’assistenza «indiretta», e qui rientrano, dunque, i servizi dedicati al caregiver;
  • i ricoveri di sollievo, ammesso che non siano continuativi, ma temporanei, per esempio dedicati a un intervento post-acuzie, come puoi leggere qui.

Vaccini e caregiver: come ottenerlo?

Anche i vaccini rientrano in queste misure di tutela, che si estende non solo alle categorie fragili, ma anche ai loro caregiver: è notizia di marzo, a seguito dell’uscita del nuovo piano nazionale di vaccinazione. E, la conferma dell’accesso ai vaccini per le figure di reggenza e per chi si occupa direttamente di anziani o di persone con disabilità arriva da Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, che rappresenta i datori di lavoro domestici, nonché le persone che assistono e curano persone con disabilità, anziani o con patologie: non solo, quindi, collaboratori professionisti, ma anche familiari.

Una buona notizia, per aumentare lo scudo e la tutela contro le infezioni da Covid-19, alla ricerca di una quotidianità più serena che sembra, finalmente, essere più vicina.

Torna Indietro